lunedì 10 giugno 2013

ACCETTARSI


A due passi da me il ciclo.
Non è ancora arrivato ma il preambolo dei sintomi è inconfondibile, come ad avvisarmi di gettare le armi che anche questa volta ha vinto lui.
Le tette mi si sgonfiano, l'umore è da zitella acida e i dolori mi lacerano pancia e schiena.
Ma prima o poi vincerò io santi lumi.
Nonostante tutto posso dire di aver fatto l'amore con il sapore e non di essermi imposta di sfruttare il mio uomo nei giorni fertili.
Ne aproffitterò per creare una base olivastra a questa pelle bianco toma ( lampados) e proseguirò con la dieta che in questi giorni per vie di "condivisione amichevole" è stata sospesa.

Il cambio di stagione finalmente ha colpito anche me, debbo dire che l'abbigliamento in questa fase invernale dev'essersi ristretto perchè sono stata completamente svuotata di magliette e pantaloni.
Io sono dell'idea che alla soglia dei trenta il corpo cambia a prescindere dal peso; me ne rendo conto, mi scruto allo specchio e vedo un'altra persona!E' difficile accettarsi!
Non vedo la lady che 3 /4 anni fa mi piaceva,quella brillante e scherzosa, ottimista e serena. Vedo un viso rotondo un taglio da signora e un corpo informe.
Sento il peso della responsabilità, l'inadeguatezza di alcune situazioni e l'insoddisfazione in altre. Mi maschero dietro a scuse e giustificazioni sterili per continuare a non fare un'emerita ceppa di quello che mi sono progettata, mi sento insicura, incompleta come se avessi perso la personalità che un tempo mi contraddistigueva.
Sono schiava di me stessa e dei miei pensieri astrusi, faccio un passo avanti e 100 indietro.
Priva di ambizioni, incostante, incoerente non sono in grado di gestire il mio  tempo, amministrare i miei soldi e  dedicarmi con amore alle cose semplici, quelle che poi mi fanno star bene.
Il mio motto è RIMANDA A DOMANI QUELLO CHE POTRESTI FARE OGGI, così mi assopisco nella consapevolezza che non porterò a termine mai un cazzo!
Così, tirando le somme mi rendo conto che il "puliti dentro e belli fuori" non è mica roba da Rocchetta, se hai l'anima in subbuglio che fa a botte con il corpo il risultato è deleterio.
Ma oggi sono così, sono sempre io, superficiale, egoista, fancazzista e tremendamente insoddisfatta, in un lunedì che accenna sprazzi di soli a nuvole importune.

lunedì 3 giugno 2013

THE SOUND OF SUNSHINE


" in tutti il meglio resta, il peggio invece passa"
Ho inaugurato il pranzo coi vicini di casa nel nostro immenso giardino
Ho immerso finalmente i piedi a bagno, che goduria!
L'acqua era fredda, ma la sensazione piacevole, la sabbia calda, il sole timido.
Ho dedisiderato un corpo sinuoso e abbronzato, una pelle che sa di sole, una vita in lungomare.
Il mio posto nel mondo sa  di salsedine, di abiti freschi e colorati, di granelli di sabbia tra sandali e piedi, di colazioni al molo e aperitivi in spiaggia.
Il mio posto nel mondo è fatto di conchiglie, di stuoie appena sbattute, di onde prepotenti tra scogli frastagliati, di bagnasicuga chiacchierati, di lunghe confessioni tra terra e mare.
Io nasco al mare ma vivo altrove e nonostante tutto, il mare lo sento dentro, come una furia che spesso mi divora o una calma nella quale mi cullo dolcemente.
Ogni anno in questo periodo la nostalgia mi attanaglia e il desiderio di fuggire si fa sempre più intenso, ma poi rinsavisco e accetto questa condizione di palliduccia di montagna.
Non è detto che prima o poi...

In attesa dell'attesa , invece di crogiolarmi nell'agognato pancione, mi dedico un pò a me stessa.
Ultimamente mi trascuro,ora l'intento è "obiettivo pancia piatta", riduzione di pasti carboidratosi, tanta frutta, tanta verdura, tanta plin plin, lampade a go go e ricostruzione unghie. Non mancherà lo shopping, la corsetta  sul tapis e tanto tempo passato all'aria aperta.
Godiamocela l'estate, che già tarda ad arrivare e in un soffio vola via.
Il lavoro procede per inerzia, oggi ci siamo domani chi lo sa; ho finito di preoccuparmi che vada come vada, inutili le troppe seghe mentali, ora mi ci immergo per bene.
Felice giornata a tutti