A due passi da me il ciclo.
Non è ancora arrivato ma il preambolo dei sintomi è inconfondibile, come ad avvisarmi di gettare le armi che anche questa volta ha vinto lui.
Le tette mi si sgonfiano, l'umore è da zitella acida e i dolori mi lacerano pancia e schiena.
Ma prima o poi vincerò io santi lumi.
Nonostante tutto posso dire di aver fatto l'amore con il sapore e non di essermi imposta di sfruttare il mio uomo nei giorni fertili.
Ne aproffitterò per creare una base olivastra a questa pelle bianco toma ( lampados) e proseguirò con la dieta che in questi giorni per vie di "condivisione amichevole" è stata sospesa.

Io sono dell'idea che alla soglia dei trenta il corpo cambia a prescindere dal peso; me ne rendo conto, mi scruto allo specchio e vedo un'altra persona!E' difficile accettarsi!
Non vedo la lady che 3 /4 anni fa mi piaceva,quella brillante e scherzosa, ottimista e serena. Vedo un viso rotondo un taglio da signora e un corpo informe.
Sento il peso della responsabilità, l'inadeguatezza di alcune situazioni e l'insoddisfazione in altre. Mi maschero dietro a scuse e giustificazioni sterili per continuare a non fare un'emerita ceppa di quello che mi sono progettata, mi sento insicura, incompleta come se avessi perso la personalità che un tempo mi contraddistigueva.
Sono schiava di me stessa e dei miei pensieri astrusi, faccio un passo avanti e 100 indietro.
Priva di ambizioni, incostante, incoerente non sono in grado di gestire il mio tempo, amministrare i miei soldi e dedicarmi con amore alle cose semplici, quelle che poi mi fanno star bene.
Il mio motto è RIMANDA A DOMANI QUELLO CHE POTRESTI FARE OGGI, così mi assopisco nella consapevolezza che non porterò a termine mai un cazzo!
Così, tirando le somme mi rendo conto che il "puliti dentro e belli fuori" non è mica roba da Rocchetta, se hai l'anima in subbuglio che fa a botte con il corpo il risultato è deleterio.
Ma oggi sono così, sono sempre io, superficiale, egoista, fancazzista e tremendamente insoddisfatta, in un lunedì che accenna sprazzi di soli a nuvole importune.