lunedì 29 luglio 2013

FARNETICARE



Il perdurare di questa mia assenza da uno spazio creato volutamente per esternare ciò che si aggira nei bassifondi del mio animo irrequieto non è sinonimo di arrendevolezza semplicemente ho sperimentato lo strategico metodo “ tergiversiamo”, il classico caso alla non ci penso, è estate, il sole mi riempie il cuore  e le nottate brave tra amici frizzanti e risate ridondanti   inneggiano il buonumore e ti senti veramente bene.
Poi però ti scontri con il sistema, con il mondo fertile che non comprende, che ti ferisce, perché  è la gente a farti sentire sbagliata, è la facilità della loro fecondità che non menziona la  delicatezza, il tatto e neanche la sensibilità.
Il tripudio alla vita esplode in ogni angolo della terra, la notizia non fa notizia, è un continuo gioire di embrioni nascosti che presto saranno tra noi, piccoli angeli caduti dal cielo che ancora non sanno come gira il mondo, che  il sole sorgerà con estrema bellezza e tramonterà con altrettanta magnificenza, che ci saranno giorni da dimenticare ma che varrà la pena ricordarli, che impareranno ad amare e forse resteranno delusi, che è bello stare in spiaggia fino a sera e brutto rientrare a lavoro nel post vacanza, che saranno tristi gli addii e emozionanti gli arrivederci, che nonostante tutto è bello essere al mondo.
Vorrei farti conoscere cose che non sai, vorrei che i tuoi passi calpestassero le mie impronte, vorrei condurti in luoghi ignoti  con la  naturalezza di chi sa amare, di chi ti protegge di chi davvero potrebbe darti tanto.
Ho voglia di partire per un viaggio, verso la felicità assoluta, salpare non aspettandomi niente e tornare a casa aspettando te.
Vorrei che fossi figlio dell’estate, di una carezza di vento e una stella cadente, di una notte giocosa sfociata in travolgente passione dove l’ardore  fa rima con amore.
Sarebbe il regalo più grande che il mare potesse farmi.
T’insegnerei a sognare, in quello sono bravissima, provare per credere.




lunedì 10 giugno 2013

ACCETTARSI


A due passi da me il ciclo.
Non è ancora arrivato ma il preambolo dei sintomi è inconfondibile, come ad avvisarmi di gettare le armi che anche questa volta ha vinto lui.
Le tette mi si sgonfiano, l'umore è da zitella acida e i dolori mi lacerano pancia e schiena.
Ma prima o poi vincerò io santi lumi.
Nonostante tutto posso dire di aver fatto l'amore con il sapore e non di essermi imposta di sfruttare il mio uomo nei giorni fertili.
Ne aproffitterò per creare una base olivastra a questa pelle bianco toma ( lampados) e proseguirò con la dieta che in questi giorni per vie di "condivisione amichevole" è stata sospesa.

Il cambio di stagione finalmente ha colpito anche me, debbo dire che l'abbigliamento in questa fase invernale dev'essersi ristretto perchè sono stata completamente svuotata di magliette e pantaloni.
Io sono dell'idea che alla soglia dei trenta il corpo cambia a prescindere dal peso; me ne rendo conto, mi scruto allo specchio e vedo un'altra persona!E' difficile accettarsi!
Non vedo la lady che 3 /4 anni fa mi piaceva,quella brillante e scherzosa, ottimista e serena. Vedo un viso rotondo un taglio da signora e un corpo informe.
Sento il peso della responsabilità, l'inadeguatezza di alcune situazioni e l'insoddisfazione in altre. Mi maschero dietro a scuse e giustificazioni sterili per continuare a non fare un'emerita ceppa di quello che mi sono progettata, mi sento insicura, incompleta come se avessi perso la personalità che un tempo mi contraddistigueva.
Sono schiava di me stessa e dei miei pensieri astrusi, faccio un passo avanti e 100 indietro.
Priva di ambizioni, incostante, incoerente non sono in grado di gestire il mio  tempo, amministrare i miei soldi e  dedicarmi con amore alle cose semplici, quelle che poi mi fanno star bene.
Il mio motto è RIMANDA A DOMANI QUELLO CHE POTRESTI FARE OGGI, così mi assopisco nella consapevolezza che non porterò a termine mai un cazzo!
Così, tirando le somme mi rendo conto che il "puliti dentro e belli fuori" non è mica roba da Rocchetta, se hai l'anima in subbuglio che fa a botte con il corpo il risultato è deleterio.
Ma oggi sono così, sono sempre io, superficiale, egoista, fancazzista e tremendamente insoddisfatta, in un lunedì che accenna sprazzi di soli a nuvole importune.

lunedì 3 giugno 2013

THE SOUND OF SUNSHINE


" in tutti il meglio resta, il peggio invece passa"
Ho inaugurato il pranzo coi vicini di casa nel nostro immenso giardino
Ho immerso finalmente i piedi a bagno, che goduria!
L'acqua era fredda, ma la sensazione piacevole, la sabbia calda, il sole timido.
Ho dedisiderato un corpo sinuoso e abbronzato, una pelle che sa di sole, una vita in lungomare.
Il mio posto nel mondo sa  di salsedine, di abiti freschi e colorati, di granelli di sabbia tra sandali e piedi, di colazioni al molo e aperitivi in spiaggia.
Il mio posto nel mondo è fatto di conchiglie, di stuoie appena sbattute, di onde prepotenti tra scogli frastagliati, di bagnasicuga chiacchierati, di lunghe confessioni tra terra e mare.
Io nasco al mare ma vivo altrove e nonostante tutto, il mare lo sento dentro, come una furia che spesso mi divora o una calma nella quale mi cullo dolcemente.
Ogni anno in questo periodo la nostalgia mi attanaglia e il desiderio di fuggire si fa sempre più intenso, ma poi rinsavisco e accetto questa condizione di palliduccia di montagna.
Non è detto che prima o poi...

In attesa dell'attesa , invece di crogiolarmi nell'agognato pancione, mi dedico un pò a me stessa.
Ultimamente mi trascuro,ora l'intento è "obiettivo pancia piatta", riduzione di pasti carboidratosi, tanta frutta, tanta verdura, tanta plin plin, lampade a go go e ricostruzione unghie. Non mancherà lo shopping, la corsetta  sul tapis e tanto tempo passato all'aria aperta.
Godiamocela l'estate, che già tarda ad arrivare e in un soffio vola via.
Il lavoro procede per inerzia, oggi ci siamo domani chi lo sa; ho finito di preoccuparmi che vada come vada, inutili le troppe seghe mentali, ora mi ci immergo per bene.
Felice giornata a tutti


mercoledì 29 maggio 2013

PH ALTERATO


Sono partita in quarta ma già mi sono arenata.

Queste giornate sono ispide e urticanti, fasi decisive in cui non si riesce a prendere una cazzo di decisione (lavorativamente parlando) che il limbo della precarietà non è poi così incerto, ma ti hanno talmente lacerato le ovaie che in fondo l’idea di chiudere il capitolo non ti dispiace neanche più di tanto.

Comprendo che in questo periodo la situazione jobbesca non offre granché e il mio sfogo è una bestemmia nei confronti di chi un impiego lo cerca da parecchio, però se devo farmi venire il sangue amaro con tanto di remunerazione a lungo termine chiudo i battenti.

Tra l’altro l’esperimento di allontanare i pensieri “gravidanti” non è che funzioni nel modo più auspicabile.

A parte lo spargimento di pancioni con i quali mi scontro giornalmente, ci sono anche gli addetti alle pubbliche relazioni  profondamente  interessati alla mia condizione di diversamente mamma. “Ma tu un bimbo quando me lo fai?” quando me lo fai? No dimmi partecipi  all’amplesso? Vuoi assistere alle mie trombate coniugali?

Che poi queste idee retrogradi mi fanno venire l’orchite, santo iddio, puoi programmarti una ceretta, un aperitivo con le amiche,puoi anche programmare di fare l’amore col tuo uomo  ma ci sono cose che non si possono programmare  e per tutto il resto c’è mastercard.

E in men che non si dica arriva il periodo post ovulazione, sintomatico infimo e bastardo pertanto corri ai ripari Lady B evita di palparti le tette in continuazione per verificare il loro stato di gonfiore / indolenzimento, non escogitare nausee fittizie (soprattutto dopo aver ripulito la dispensa delle schifezze), non  fare tuoi i sintomi delle tue amiche che ce l’hanno fatta e non simulare una stanchezza improvvisa quando è da mesi che dormi come un bradipo  fatto di camomilla.

Vabbè passo e chiudo che rileggendo queste righe è evidente lo stato premestruale.

Lady b.

 

 

mercoledì 22 maggio 2013

CHE LA COMMEDIA ABBIA INIZIO


Il primo post è un po’ come la prima volta,
ansia da prestazione, inadeguatezza e inesperienza ti sovrastano, tenti di disinibirti ispirandoti alle trenta lance di Franco ma credimi, lascia perdere perché il tuo sex appeal è come l’inchino di Schettino ( fa acqua da tutte le parti).
In più flirtare con un pubblico momentaneamente assente perché or ora  sei seguace  di te stessa non è cosa allettante  ma promette bene, prima o poi qualcuno approderà in questa realtà.
Lady B. è il mio nome d’arte, fa figo e non impegna, non ho la puzza sotto il naso ma un naso abbastanza grande da fiutare la puzza, non sono grassa ma sicuramente diversamente magra e non riesco proprio a prendermi sul serio.
Ogni tanto perdo il lume della ragione ma grazie al  cielo, ho sempre una pila in tasca e ritorno sui miei passi.
Lavoro davanti a un pc e ho  una stampante dietro, vivo nella casa della banca ma ci pago una tassa di proprietà , innamorata dello stesso uomo da oltre 7 anni, ho pronunciato  il fatidico si in un meraviglioso scenario estivo,  casalinga non praticante, credente (credo), incoerente (su questo non transigo) ma leale.
Lui al mio fianco, l’altro al guinzaglio attendo impaziente  la cicogna, un cavolo con qualcosa sotto  o il mio angelo dal cielo.
Io per ora mi scrivo, mi racconto me la canto e me la suono, ho così tante cose da dirmi che la blog therapy mi darà manforte e magari chissà scoprirò nuovi mondi, esplorerò spazi sopraffini, blogger divertenti righe esilaranti.
Che la commedia abbia inizio,l’attrice è in scena.
BENVENUTI SPETTATORI

Lady B.